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L'odio e la vendetta mi hanno accecata... Ma io starò davanti a loro con umiltà. Ricorderò l'espressione nei loro occhi. Spero che il ricordo di quegli occhi mi impedisca di commettere un errore simile.
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- Ciri, pag. 463 La Signora del Lago (edizione USA)


Cirilla Fiona Elen Riannon (conosciuta come Ciri o la Leoncina di Cintra) è nata nel 1252 o nel 1253,[4] probabilmente a Belleteyn.[5] Ciri era l'unica principessa ed erede al trono di Cintra, figlia di Pavetta e Emhyr var Emreis (che all'epoca utilizzava il pseudonimo di "Duny"), nipote della regina Calanthe.

Dopo che Geralt di Rivia aiutò a invertire la maledizione di Duny, quest'ultimo gli chiese quale ricompensa avrebbe voluto il witcher e Geralt disse la Legge della Sorpresa, poiché Pavetta era incinta di Ciri all'insaputa di Duny.

Coinvolgimento[]

Gli eventi che portano all'incontro tra Ciri e lo strigo Geralt di Rivia hanno inizio nel racconto Una Questione di prezzo, nel quale si narra di come Geralt liberò Istrice di Erlenwald da una maledizione. Geralt fece un patto con il cavaliere secondo l'antica usanza della Legge della Sorpresa, secondo il quale il cavaliere avrebbe dato allo strigo il suo figlio ancora non nato. Subito dopo la fine della maledizione infatti, Duny e Pavetta già incinta, si sposarono ed ebbero una figlia. Sei anni dopo la sua nascita, Geralt fece ritorno a Cintra per prendere il bambino legato a lui dal Destino e farne di lui uno strigo. Ma non sapeva ancora che si trattava di una femmina e la regina Calanthe si oppose a lasciarlo andare via con lui. Geralt decise di rinunciare al piccolo venendo meno così al giuramento della Legge della Sorpresa.

La Spada del Destino e Qualcosa di Più[]

Quattro anni dopo, nel racconto La Spada del Destino, Geralt e Ciri si incontrarono per caso nella foresta di Brokilon, dove lo strigo salvò la vita alla bambina. Ciri fu portata dalle driadi nel cuore della foresta, per diventare una di loro ma la regina Eithné decise di lasciar scegliere alla bambina il proprio futuro. Durante il viaggio nella foresta, la piccola si era legata fortemente a Geralt e così scelse di rimanere con lui e lasciare Brokilon. Neppure in quel caso tuttavia lo strigo si decise a prenderla con sé e voltò ancora una volta le spalle al Destino: troppi pericoli, troppi rischi nella sua vita da strigo per una bambina così piccola. Così Geralt affidò Ciri al druido Saccoditopo che era al servizio di Calanthe. Fu soltanto poco tempo dopo che Ciri e Geralt s'incontrarono di nuovo nel Sodden Inferiore e questa volta, Geralt decise di non separarsi da lei. Durante l'assedio di Cintra e l'invasione dell'Impero di Nilfgaard, l'intera corte si suicidò e la regina Calanthe morì gettandosi dalla torre del castello per non essere fatta prigioniera dal nemico. Essendo completamente rimasta orfana e sola al mondo, Geralt divenne la sua nuova famiglia.

Il Sangue degli Elfi[]

Durante la guerra e il massacro di Cintra, un cavaliere nilfgaardiano fu mandato sulle tracce della bambina con l'intenzione di catturarla e portarla all'Imperatore di Nilfgaard, ma senza successo. Ciri scappò e vagò insieme ai profughi per mesi, finché non raggiunse la casa del mercante Yurga a Sodden Superiore dove si ricongiunse con lo strigo Geralt. Geralt condusse la bambina all'antica fortezza di Kaer Morhen dimora degli strighi, dove con l'aiuto di Vesemir, Lambert, Eskel e Coën iniziò in parte l'addestramento da strigo (ma non la mutazione). Dopo una serie di strani episodi magici, gli strighi decisero di chiamare la maga Triss Merigold che confermò che la bambina era una Fonte e così decise di aiutarla a dominare i suoi poteri. Geralt e Triss condussero Ciri al Tempio di Melitele in Ellander dove ricevette inizialmente istruzione dalla sacerdotessa Nenneke. Successivamente Yennefer si prese cura della piccola, iniziando la sua formazione come maga. Il rapporto tra la ragazzina e la maga, sebbene freddo in un primo momento, si rafforzò e nacque un reciproco affetto di madre-figlia.

Il Tempo della Guerra e Il Battesimo del Fuoco[]

Quando la notizia della guerra cominciò a diffondersi, Ciri e Yennefer lasciarono Ellander per dirigersi a Gors Velen e a Hirundum, dove si ricongiunsero con Geralt e Ranuncolo. Il gruppo si diresse infine sull'Isola di Thanedd, dove Yennefer intendeva iscrivere la ragazza alla scuola di magia di Aretuza e nel frattempo partecipare al Conclave dei Maghi che si sarebbe tenuto di lì a poco. In seguito scoppiò una sommossa che passò alla storia come il Colpo di Thanedd. Ciri riuscì a fuggire attraverso un portale magico nella Torre dei Gabbiani e fu teletrasportata nel Deserto di Korath, chiamato anche Il Forno, nel quale vagò sola a lungo. Dopo aver girato in tondo e a vuoto la ragazza decise di seguire le stelle come guida per uscire dal deserto e si diresse in direzione ovest. Senza risorse e quasi morta di stanchezza, disidratazione e inedia, Ciri si lasciò cadere a terra semisvenuta. Con stupore e meraviglia la sua attenzione fu attratta da un piccolo unicorno, evidentemente sperduto come lei, che lei soprannominò "Cavallino". Insieme, riuscirono ad uscire dal deserto.

Successivamente Ciri viene catturata da una banda di briganti, i Segugi, mandata dal prefetto di Amarillo per portarla a Nilfgaard. La banda condusse Ciri a Glyswen, dove la ragazza riuscì a liberarsi e si unì alla banda dei Ratti, sotto il falso nome di Falka.

La Torre della Rondine[]

Un cacciatore di taglie, Leo Bonhart, fu ingaggiato da Stefan Skellen (al servizio dell'Imperatore di Nilfgaard) per uccidere Ciri e dal barone Casadei per catturarla viva, dopo che questi aveva subito un affronto durante una delle scorribande dei Ratti. Bonhart massacrò l'intera banda e tagliò loro le teste, ma non uccise Ciri né la condusse dal barone Casadei. Bonhart l'imprigionò invece, picchiandola e torturandola per costringerla a combattere nell'arena di Claremont. Ciri riuscì a fuggire infine da Bonhart. Il cacciatore tentò di riprenderla e nello scontro la ferì molto gravemente. Tuttavia la fanciulla scappò e si nascose nell'eremo di Vysogota di Corvo, nella quale fu curata. Bonhart continuò a darle la caccia, ma Ciri infine giunse a Tor Zireael, attraversò il portale magico e finì nel mondo degli Aen Elle.

La Signora del Lago[]

Giunta nel mondo degli Alti Elfi, Ciri incontrò Avallac'h un Aen Saevherne. L'elfo le spiegò che Ciri doveva "pagare un debito" ed espiare le colpe di Cregennan di Lod, l'umano che innamoratosi dell'elfa Lara Dorren, l'aveva portata via dal mondo degli Aen Elle. Gli elfi credevano infatti che Cregennan avesse rubato il sangue antico sposando Lara. Per espiare per questo crimine Avallac'h cercò di convincere Ciri a giacere con Auberon Muircetach, il re del Aen Elle per generare un erede. Dopo di che, Avallac'h le avrebbe permesso di fare ritorno al suo mondo. Ciri fece la conoscenza anche di Eredin Bréacc Glas e dei suoi Dearg Ruadhri, i Cavalieri Rossi. Ciri fu inizialmente attratta da lui ma quando egli se ne rese conto cercò di manipolarla. Durante una passeggiata insieme, s'imbatterono in un branco di unicorni che sembrava essere in guerra con gli Aen Elle.

A Tir ná Lia, la capitale degli Aen Elle, Ciri finalmente incontrò il re Auberon che per molte volte cercò di concepire un figlio con lei. Ma il re non ci riusciva, poiché per lui Ciri non era che un semplice essere umano, un essere senza alcun interesse per un Aen Elle. Eredin suggerì quindi a Ciri di utilizzare un elisir per migliorare i rapporti con il re e curare la sua impotenza. Eredin le fece anche sapere che non le sarebbe mai stato permesso di lasciare il mondo degli Aen Elle, il suo posto era ormai in quel luogo. Ciri chiese e trovò aiuto negli unicorni, tra i quali rincontrò "Cavallino", l'unicorno del Deserto di Korath. Il suo vero nome era Ihuarraquax ed era ormai diventato adulto. Gli unicorni le spiegarono che sia Avallac'h che Eredin avevano una volta posseduto Il Cancello dei Mondi, un potere mistico noto solo a chi aveva nelle vene il sangue antico, ma lo avevano perso. Gli elfi ora volevano questi poteri indietro e per questo avevano bisogno di Ciri e dei suoi poteri magici. Per impedirlo, gli unicorni la aiutarono a fuggire dagli Aen Elle.

Quello stesso giorno Ciri visitò per l'ultima volta Auberon, solo per scoprire che aveva bevuto accidentalmente l'elisir datogli da Eredin. La pozione si rivelò però essere un veleno che uccise il re. Temendo di essere accusata, Ciri tentò di fuggire da Tir ná Lia quella notte stessa, varcando la barriera magica che proteggeva la città con una barca percorrendo la corrente del fiume. Eredin riuscì a fermarla e le rivelò le sue vere intenzioni e quelle di Avallac'h: non potevano permetterle di andarsene dal mondo degli Aen Elle. Ciri ed Eredin si scontrarono, Ciri vinse il combattimento con un inganno, lo ferì e lo gettò nel fiume. Più tardi ritrovò la sua giumenta Kelpie e con l'aiuto di Ihuarraquax, fuggì da Tir nà Lia.

Cavalcando insieme, i due si imbatterono in una fossa piena di ossa umane. Evidentemente Tir ná Lia era appartenuta agli umani in passato, fino a quando gli elfi guidati da Eredin e Avallac'h giunsero a sterminarli, utilizzando proprio il potere de "Il Cancello dei Mondi". Se si fossero impadroniti di nuovo del potere, avrebbero varcato i confini di altri mondi, tra cui forse quello di Ciri, per conquistare e sottomettere i popoli. I Cavalieri Rossi di Eredin non tardarono a raggiungere Ciri e Ihuarraquax. L'unicorno aiutò Ciri a saltare in un altro mondo attraverso un portale magico, fuggendo definitivamente dagli Aen Elle. La creazione di un portale magico dal nulla costò a Ciri una grande manifestazione del suo immenso potere magico, per cui successivamente Ciri fu soprannominata "Signora dei Mondi". Ciri poteva ora non solo viaggiare tra i mondi nello spazio ma anche nel tempo. Tuttavia le ci volle molto tempo per imparare a controllare questo potere e tornare infine al suo mondo di origine.

Quando infine Ciri riuscì a tornare a casa, potè finalmente riabbracciare i suoi adorati genitori adottivi Geralt e Yennefer. Ma di lì a poco si svolse la resa dei conti con i suoi vecchi nemici che ancora le davano la caccia, Leo Bonhart e Vilgefortz. Lo scontro si svolse al Castello di Stygga, dove infine Ciri uccise Bonhart e dove anche il vampiro Regis (amico di Geralt e Ranucolo) trovò la morte.

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Ciri in The Witcher 3

The Witcher[]

In The Witcher, nel Capitolo IV, l'oste della locanda del villaggio di Acque Oscure racconta a Geralt la storia di una fanciulla che fu una maga, una principessa e una witcher. Si riferisce evidentemente a Ciri, anche se la fanciulla non fu mai veramente un witcher perché non fu sottoposta alla Prova delle Erbe e alle mutazioni, come d'obbligo per tutti i giovani strighi.

The Witcher 2: Assassins of Kings[]

Nel sequel del videogioco originale, The Witcher 2, Ciri viene solamente menzionata in uno dei flashback di Geralt, quando il witcher ricorda della sua morte. Nel gioco si dice che una fanciulla dai capelli color cenere, accompagnata da un unicorno, compare a Rivia e portò via con sé i corpi dei due amanti, Geralt e Yennefer, probabilmente sull'Isola di Malus.

The Witcher 3: Wild Hunt[]

La presenza di Ciri nel gioco giocherà un ruolo importante ed è stata confermata nel trailer Sword of Destiny, dove si può vedere una sua fugace apparizione.

Ciri è stata confermata come secondo personaggio giocabile. CD Projekt RED ha inoltre affermato che non saremo in grado di passare da lei a Geralt e viceversa a nostro piacimento, ma in certi momenti del gioco saremo chiamati a vestire i panni della ragazza. Questi momenti saranno, tra l'altro, molto significativi in termini di trama. Alcune notizie su Ciri estrapolate da un'intervista a CDPR di Official PlayStation Magazine UK riportano che:

  • Ciri, rispetto a Geralt, è più veloce (in che modo, quando lui è un mutante con riflessi sovrumani, non si sa ancora) e utilizza solo una spada, ha alcune abilità speciali che non sono ancora state rivelate.
  • Avrà circa 10 missioni da portare a termine, indipendenti da quelle di Geralt.
  • Ciò permette di "migliorare l'esperienza" aggiungendo un personaggio che avrebbe fatto / detto cose che Geralt invece non avrebbe potuto fare o dire.
  • Al fine di evitare che il passaggio tra i due personaggi risulti ripetitivo, Ciri comparirà solo nei momenti importanti della trama e le sue apparizioni saranno "imprevedibili".

È doppiata da Jo Wyatt.

Missioni[]

Albero Genealogico[]

Note[]

  • Come descritto in Il Sangue degli Elfi, il suo nome deriva dalla parola in Lingua Antica Zirael, ossia Rondine.
  • Vrso la fine del XIV secolo non esistono più ritratti di lei. Ironia della sorte, quello che la gente crede sia rimasto intatto a Cintra, è in realtà quella della sua sosia.
  • Nella missione opzionale del terzo gioco in cui Ciri incontra Emhyr, quest'ultimo la presenta come: "Cirilla Fiona Elen Riannon, regina di Cintra, principessa di Brugge e duchessa di Sodden. Erede di Inis Ard Skellig e Inis An Skelli e suzeraine di Attre e Abb Yarra."
  • In The Witcher, il locandiere della Locanda di Acque Oscure può raccontare a Geralt la storia di "Cirilla".
  • In The Witcher 2: Assassins of Kings, viene menzionata un paio di volte (sia indirettamente che per nome).
  • In The Witcher 3: Wild Hunt, appare su una carta appartenente al mazzo Neutrale.
  • Appare in quattro episodi della serie TV The Hexer. A differenza dei libri, incontrò per la prima volta Geralt nel Tempio di Melitele a Ellander. Inoltre, non è presente durante la sua adolescenza nella serie.

L'età di Ciri[]

  • Andrzej Sapkowski sembra contraddirsi sull'età esatta di Ciri come segue:
    • Ne Il Sangue degli Elfi, Ciri aveva 13 anni nella primavera del 1266 (il che è confermato in Il Tempo della Guerra quando dice di averne 14 nel 1267).
    • Ne La Torre della Rondine e La Signora del Lago, alcuni personaggi ipotizzano che avrebbe dai 14 ai 16 anni, il che la collocherebbe nata nel 1251 o nel 1252. Tuttavia, Ciri non conferma né corregge queste affermazioni.
    • Verso la fine de La Signora del Lago, l'autore contraddice ancora queste informazioni quando, nel 1268, Emhyr afferma che erano passati 16 dall'ultima volta che lui e Geralt si erano visti, il che significa nel 1252. Se Nenneke avesse ragione nel supporre che Ciri sia nata nei dintorni di Belleteyn, ciò significherebbe che Ciri non poteva avere più di 14 anni e 10 mesi quando avvenne l'assalto al castello di Stygga. Non è chiaro però se Ehmyr abbia solo arrotondato gli anni (1268-1252=16) o se abbia arrotondato per difetto e intendesse invece 17 anni.
    • Nelle descrizioni dinastiche, viene descritta come avente 12 anni durante il "fidanzamento" con Hjalmar. Tuttavia, questo sarebbe stato impossibile poiché il massacro di Cintra ebbe luogo nel 1263 e lei andò a Kaer Morhen nel 1264. Anche se fosse nata nel 1252, sarebbe stato lo stesso impossibile dato che aveva solo 11 anni al massimo quando ebbe luogo il massacro, facendola comunque scendere sotto i 12.

Riferimenti[]

  1. Il Sangue degli Elfi
  2. La Signora del Lago
  3. I romanzi non sono particolarmente chiari riguardo alle date. Ne Il Sangue degli Elfi, quando Ciri sta lasciando Kaer Morhen nella primavera del 1266, dice di avere quasi tredici anni. Questo indica come anno di nascita il 1253. La stessa data viene confermata ne Il Tempo della Guerra, che è ambientato nel 1267, dove viene detto che ha quattordici anni. D'altro canto, ne La Torre della Rondine e ne La Signora del Lago, ambientati rispettivamente nel 1267 e nel 1268, viene detto che Ciri ha 15 e 16 anni. Andrzej Sapkowski fa ancor più confusione ne La Torre della Rondine e nelle Descrizioni dinastiche descrivendo la cotta per Hjalmar che ha avuto all'età di dodici anni, cosa impossibile poiché il massacro di Cintra è avvenuto nel 1263 e lei ha raggiunto Kaer Morhen nel 1264.
  4. I romanzi non sono chiari per quanto riguarda le date/l'età di Ciri. Vedere la sezione delle note per le incongruenze.
  5. Il Guardiano degli Innocenti


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