I vecchi raccontano che tanto tempo fa un mago viveva nella palude. Egli trascorreva giorno e notte chino sui libri e sugli alambicchi. Dicono che cercasse la pietra in grado di trasformare il piombo in oro e l'acqua di sorgente in liquore: in poche parole, una pietra capace di sublimare tutta la materia.
Gli dei non erano contenti di ciò, perché nel suo orgoglio egli sarebbe giunto dove nessun mortale dovrebbe. Così, una notte, una tempesta violenta distrusse la torre del mago. Tuttavia, egli ne costruì un'altra e vi lanciò degli incantesimi per proteggerla dalla tempesta. Un'altra notte, ci fu un terremoto che fece crollare la torre. Anche stavolta il mago non si perse d'animo e ne costruì un'altra, proteggendola dalla terra con degli incantesimi.
Fu così che né il cielo e né la terra poterono colpire il mago. Ma un giorno scomparve. Alcuni dicono che avesse preso con sé un apprendista che lo portò alla rovina, altri sostengono invece che la sua rovina fu una donna e altri ancora che le stesse creazioni del mago si ribellarono al loro creatore. In ogni caso, la torre resta chiusa, con i suoi segreti ben custoditi, e nessuno sa cosa si trovi al suo interno.
Golan Vivaldi, nel Quartiere del Tempio di Vizima, possiede una copia del libro che venderò a Geralt in cambio di 200 oren. Se Geralt paga la sua cauzione per farlo uscire di prigione, Golan lo donerà gratuitamente insieme con Ain Soph Aur.