Il Tempo della Guerra (Czas pogardy), scritto da Andrzej Sapkowski, è il quarto libro della Saga Witcher e il secondo romanzo uscito dopo Il Sangue degli Elfi. Pubblicato per la prima volta nel 1995 in Polonia, narra degli eventi in seguito alla storia raccontata in Il Sangue degli Elfi, concentrandosi maggiormente sul personaggio di Ciri. La versione inglese del romanzo è tutt'ora in corso di traduzione ed è prevista l'uscita nel 2013. In Italia, la casa editrice Nord ha pubblicato il libro il 31 Gennaio 2013.
Sinossi ufficiale[]
Tre ombre cavalcano nella notte. Sono tre sicari, lanciati all'inseguimento della loro prossima vittima. Tuttavia non sanno di essere a loro volta seguiti da una creature più forte e più resistente di qualsiasi essere umano: Geralt di Rivia, l'assassino di mostri. In circostanze normali, lo strigo non si sporcherebbe le mani per eliminare dei comuni criminali, ma stavolta è diverso. Perché questi tre sono stati assoldati per uccidere la principessa Ciri e, se ci riusciranno, il mondo intero sarà perduto: Ciri è la Fiamma di Cintra, la maga di cui parlano le profezie, l'unica forza in grado di contrastare i piani dell'imperatore di Nilfgaard - lo spietato conquistatore del Nord - e di riportare la pace tra i popoli della terra. Per questo è essenziale che Ciri arrivi sana e salva sull'isola di Thanedd, dove si stanno radunando utti gli altri maghi. E Geralt è disposto ad ogni sacrificio pur di proteggere il suo cammino. Però nessuno può immaginare che la principessa non sarà al sicuro nemmeno sull'isola. Sebbene sia difesa da incantesimi potentissimi, le spie di Nilfgaard sono infatti sbarcate persino in quel liogo isolato. E adosse sono in attesa, pronte a colpire...
Trama[]
La storia di Il Tempo della Guerra inizia subito dopo gli eventi di Il Sangue degli Elfi, quando Ciri e Yennefer abbandonano il Tempio di Melitele di Ellander.
La maga e la ragazzina si dirigono a Gors Velen e all'Isola di Thanedd. Yennefer vuole che la ragazza frequenti la scuola di magia di Aretuza, dove potrà approfondire i suoi studi magici. Sono entrambe ignare che tre sicari sono alle loro spalle e, a loro volta, sono ignari del fatto che Geralt li segue. Infatti, durante una sosta in una locanda nella città di Dorian, Geralt li uccide tutti e tre. Ad un certo punto del viaggio, il mattino, il messaggero reale Applegatt incontra Ciri la quale, in un momento di estasi, fa uno strano presagio. Il messaggero non ci bada, ma poco dopo muore ucciso dalla freccia di alcuni elfi cadendo sulla sabbia rovente, proprio come gli aveva descritto implicitamente la ragazzina. Nel frattempo, il witcher entra in contatto con Codringher e Fenn, un'agenzia investigativa gestita Codringher e Jacob Fenn. Geralt chiede loro di investigare riguardo alla famiglia di Cirilla.
Giunte a Gors Velen, Yennefer e Ciri fanno visita al vecchio amico della maga Giancardi Molnar, un nano banchiere. Questi la informa che i suoi movimenti finanziari sono stati rintracciati, cosa di cui la maga sospettava da tempo. Il nano le procura una linea di credito illimitata e fa vari trasferimenti di denaro per coprire le spese d'istruzione di Ciri. Per distrarre la ragazzina, la quale era intenta a ascoltare la loro conversazione, i due la fanno uscire in città accompagnate dal fedel impiegato Fabio Sachs. Durante la passeggiata, accadono alcune traversie: i due finiscono in un tendone da circo, in cui il presentatore inganna il pubblico mostrandogli una creatura che dice essere un basilisco, ma Ciri riconosce subito che è una bugia, non si trattiene e afferma di poter provare che era una comune viverna. Quando Ciri si avvicina per dimostrarlo, la viverna si infuria e si libera dalla gabbia, scatenando confusione tra i presenti; la ragazzina riesce a uccidere la bestia, ma tutti le si rivoltano contro accusandola di aver scatenato tutto ed ella usa un amuleto datole da Yennefer per diventare invisibile e fuggire al centro della piazza. A causa dell'incantesimo, viene rintracciata dalle rettrici della scuola di Aretuza Tissaia de Vries e Margarita Laux-Antille le quali la scambiano per una studentessa scappata dalla scuola durante il trasferimento degli alloggi.
All'inizio le due maghe non credono alla storia di Ciri, ma poi Fabio rivela loro l'identità della ragazza e i due vengono costretti dalle maghe a seguirle fino alla banca di Molnar per verificarne la veridicità. Qui le maghe s'incontrano con la collega ed amica Yennefer, che dopo aver naturalmente confermato tutto, decide di discorrere degli ultimi avvenimenti con le sue colleghe alla locanda de "L'Airone d'Argento", trascinandosi appresso anche Ciri. Alla locanda, Tissaia e Rita affittano un intero bagno per quattro, dove possono rilassarsi e parlare. Sembra che sia Rita che Tissaia hanno intenzione di ubriacarsi e affidano a Ciri il compito di riempire loro le caraffe.
Mentre si occupa del compito affidatole, Ciri nota una mercenaria che da ordini all'ospite di aprirle la porta sul retro. La porta conduce direttamente alle mura della città, evitando il posto di guardia e il cancello. Nel suo secondo giro per riempire le brocche di vino, Ciri utilizza quest'informazione per scappare e correre da Geralt, che in quel momento si trova insieme a Ranuncolo a Hirundum, non molto distante da Gors Velen. Durante il tragitto Ciri viene inseguita dalla Caccia Selvaggia, una leggendaria orda di spettri spesso associata a presagi di guerra e di morte. Solo il provvidenziale intervento di Yennefer salva la ragazza che, finalmente, ha l'occasione di rincontrare il witcher. Così i quattro pianificano i preparativi per il viaggio verso l'Isola di Thanedd.
Giunti sull'isola, Yennefer, Geralt e Ciri scoprono che è tutto in subbuglio. Le fanciulle sono state spostate dalla loro solita sistemazione al castello e sistemate nel Loxia, il livello inferiore dell'edificio, solitamente in uso per gli ospiti maghi e maghe in visita. La sera stessa Yennefer dà appuntamento allo strigo al ricevimento, lasciando Ciri da sola nella sua stanza e assicurandosi che non faccia uso dei suoi poteri magici.
Al banchetto, Geralt incontra alcuni personaggi interessanti, tra cui Vilgefortz, uno degli incantatori più giovani (il che significa che ha meno di 100 anni, ma il suo aspetto ne dimostra 35) e considerato molto talentuoso, sebbene Geralt scopra che la sua carriera di mago ha avuto una strada inusuale. Vilgefortz è stato abbandonato da bambino e cresciuto dai Druidi. Solo successivamente da adulto ha studiato da mago, punto che Vilgefortz sottolinea con una certa enfasi. Tenta perfino di convincere Geralt a intraprendere la strada della magia, ma lo strigo rifiuta. Anche il capo dei servizi segreti redaniani Dijkstra tenta di reclutare Geralt.
Dopo il ricevimento, Yennefer e Geralt si ritirano nella loro stanza e si riuniscono ad un livello più intimo. Durante la notte, Geralt si sveglia per urinare e decide di recarsi nel cortile, in rispetto degli altri due ospiti della stanza. In quel momento scoppia un golpe.
Alcuni Maghi del Capitolo, fra cui Vilgefortz, Artaud Terranova e Francesca Findabair, ormai dichiaratamente alleati di Nilfgaard, cercano di eliminare i Maghi del Consiglio ancora legati ai Re del Nord. Nello scompiglio appare dal nulla anche una guarnigione di Scoiat'ael, capeggiati Isengrim Faoiltiarna, e accompagnata da alcuni agenti di Nilfgaard, quali Rience e Cahir Mawr Dryffryn aep Ceallach, il cavaliere con l'elmo dalle piume delle ali di un uccello rapace che infesta i sogni di Ciri. Quest'ultimo ha il preciso compito di trovare la ragazza e portarla all'Imperatore Emyr, il quale gli ha concesso una seconda occasione dopo il fallimento di Cintra: un secondo fallimento non è contemplato.
La Resistenza, capeggiata da Filippa Eilhart, riesce a mettere in fuga i Maghi traditori, che iniziano a teletrasportarsi lontano dalla battaglia, mentre Geralt, capendo i piani degli agenti di Nilfgaard, cerca in tutti i modi di difendere Ciri. La ragazza dopo aver sconfitto in duello il cavaliere Cahir, si dirige poi nella Torre dei Gabbiani, che Geralt sbarra al passaggio di Vilgefortz. Fra i due si scatena uno scontro all'ultimo sangue, nel quale però Geralt ha la peggio. Ne esce in fin di vita, salvato soltanto da Triss Merigold che lo teletrasporta a Brokilon. Nel frattempo Ciri, nel tentativo di fuggire agli agenti di Nilfgaard, attraversa il portale di Benavent in cima alla Torre dei Gabbiani, sfuggendo alla battaglia, ma ritrovandosi nel mezzo del deserto di Korath.
Dopo alcuni giorni, la ragazzina, ormai morte, viene svegliata da un unicorno che, sebbene all'inizio fosse diffidente, decide di collaborare con lei per sopravvivere, cercando qualcosa da mangiare e qualche fonte di acqua da cui bere. Ciri battezza l'unicorno con il nome di Cavallino. Mentre i due passano in un certo punto del deserto, vengono attaccati da dei mostri sotterranei che li afferrano per le gambe, tirandoli nelle sabbie mobili. Ciri riesce tuttavia a salvare se stessa e Cavallino.
Dopo giorni e giorni di agonia, Ciri viene salvata da un piccolo drappello di cavalieri Nilfgaardiani, decisi a portarla dall'imperatore. Quando il loro capo muore in un duello con il capo di un loro gruppo nemico, le due bande si uniscono e arrivano in una cittadina conquistata da Nilfgaard, fermandosi in una locanda. Lì incontrano un'altra banda nemica, la quale ha rapito un ragazzo dai capelli biondi chiamato Kayleigh, membro dei Ratti della Frontiera. Quando la lasciano vicino a lui, il ragazzo le promette che se ella lo aiuta, salverà anche lei, informandole che i suoi amici stanno venendo a salvarlo. Ciri chiede allora un coltello al locandiere, che, seppure indugiando, glielo dà. Ella, allora, taglia la corda che lega le mani di Kayleigh nello stesso momento in cui arrivano i Ratti. Una volta sconfitti, essi scappano dalla cittadina; da quel momento, Ciri diventa membro dei Ratti.
Personaggi[]
|
|
Copertine[]
Galleria[]
|