Il vino è sacro è una missione principale di Blood and Wine.
Obiettivi[]
- Fai rapporto alla duchessa che hai ucciso la bestia.
- Scorta Anna Henrietta a Castel Ravello.
- Salva i contadini dalle pantere. (450 )
- Ispeziona la cantina dei vini con Anna Henrietta.
- Consulta il registro dei vini.
- Trova il sangreal del 1269.
- Batti i barili per controllare che siano pieni.
- Trova un martello per rubinetti.
- Trova i rubinetti da barili.
- Apri i barili per Anna Henrietta.
- Sconfiggi i banditi.
Procedimento[]
Il giocatore si deve dirigere al Palazzo di Beauclair per parlare con Anna Henrietta, alla presenza di Damien de la Tour. La duchessa informerà il witcher che è in giro un vampiro superiore e gli chiede i ucciderlo; tuttavia, Geralt informerà entrambi che non è così semplice uccidere un vampiro e che essi provano sentimenti ed emozioni come gli umani e non seguono l'istinto come le altre razze di vampiri. Indifferentemente dalle opzioni di dialogo scelte dal giocatore, Anarietta concorderà che è meglio liberare la donna e il witcher le mostra due pezzi di carta su cui sono scritti i nomi delle vittime del vampiro, facendole notare che uno è macchiato di vino. La duchessa chiamerà allora il sommelier di corte, che identifica il vino come un Sangreal del 1269. Questo è un problema poiché quel vino è prodotto esclusivamente per la tavola ducale e Anarietta decide di controllare se non sia stato rubato e sceglie come scorta Geralt e Damien, decidendo di viaggiare in incognito per non dare troppo nell'occhio.
Una volta pronti, i tre galopperanno insieme verso Castel Ravello, l'esclusivo produttore del vino. Durante la strada, un carro di contadini sarà attaccato da un paio di pantere; quindi, Geralt dovrà correre contro di esse ed ucciderle. Il witcher, allora, salirà nuovamente in groppa al cavallo per riprendere la corsa verso il vigneto. Se Geralt rimane troppo indietro, sia Damien sia la duchessa si arrabbieranno quando egli arriverà; andranno quindi a parlare con il proprietario di Castel Ravello. Il giocatore può scegliere qualsiasi opzione di dialogo, quindi è libero di interrogarlo. Ad un certo punto, Anarietta si stancherà e deciderà di controllare personalmente i barili.
Indagando sui barili[]
Il giocatore deve seguire la duchessa in giro per la cantina e, una volta trovato, deve consultare il registro dei vini. Poiché non è di utilità, sarà necessario controllare se le botti siano piene. È possibile leggere i cartelli al piano inferiore, ma i barili desiderati sono al piano superiore. Inizialmente, Geralt deve battere su ciascuno per vedere se è vuoto, ma tutti sembrano pieni. Sarà allora necessaria una prova d'assaggio. Se il giocatore non li ha già trovati, deve tornare al piano di sotto e trovare un martello di legno e un rubinetto da barile e poi andare da Anarietta. Dovranno assaggiare due barili qualsiasi per trovarne uno che non sia Sangreal e infine torneranno da Fabricio per sapere cosa è successo veramente e, quando il giocatore si sente pronto, deve uscire dalla cantina per un filmato. Fabricio confesserà che ha venduto il vino ad un uomo sconosciuto il quale diceva di essere di Cintra e la duchessa ordinerà alle guardie di chiuderlo nelle segrete e che egli dovrà rispondere per il suo crimine di alto tradimento.
Ovviamente, c'è qualcosa di strano e sarà necessario combattere con l'aiuto delle guardie. Una volta sconfitti tutti i nemici, ci sarà una breve conversazione tra Damien, Anarietta e il sopravvissuto tra i banditi uccisi. Il sopravvissuto racconterà di non aver mai visto il misterioso uomo di cui parlano ma che sa che lo chiamano "il Cintriano".
Al posto di guardia, Geralt converserà con Anarietta mentre attendono Damien che arriverà e racconterà loro di cosa ha appreso e il giocatore può rispondere come preferisce. Alla fine verrà deciso che il witcher e la duchessa si intrufoleranno nella foresta di Mandragora, ponendo fine alla ricerca.
Voce del Diario The Witcher 3[]
- Dopo quella che può essere descritta solo come una svolta sorprendente degli eventi, il witcher non ha avuto altra scelta che riferire tutto alla duchessa. Aveva bisogno di informarla che la caccia alla Bestia non sarebbe stata una normale caccia ai mostri. Pienamente consapevole del temperamento focoso di Anarietta, la graziosa sovrana di Toussaint, Geralt era giustificato nel pensare che l'incontro non sarebbe stato tra i più piacevoli che avesse mai avuto...
- Geralt riuscì a influenzare la convinzione della duchessa: lei accettò che, per ora, avrebbe rinunciato a rintracciare il vampiro e si sarebbe concentrato invece sulla localizzazione di chiunque lo tenesse schiavo. Aveva già degli indizi. Questi lo spinsero ad andare nella vigna ducale di Castel Ravello. Da essa infatti nasceva il famoso Sangreal, vino servito a Palazzo Ducale solo ed esclusivamente agli ospiti più nobili che venissero a corte, compreso - non per vantarsi - il sottoscritto. E sarò sincero: ho assaggiato di meglio. Eppure all'epoca sembrava che chiunque stesse ricattando il vampiro avesse acquisito un gusto specifico per il Sangreal. Così lo strigo e la duchessa si misero a ispezionare la vigna nella speranza di trovare un'altra pista.
- I sospetti dello strigo si erano rivelati veri: il Sangreal sembrava davvero essere la chiave per trovare il ricattatore. Il maggiordomo di Castel Ravello ammise di aver venduto una botte di vino a un nobile di Cintra. Lo strigo e un'unità di guardie ducali decisero di attendere in agguato il suddetto intenditore...
- Ahimè, l'uomo di Cintra si è dimostrato un po' troppo intelligente. Quando Geralt tentò di consegnare la seconda botte di vino, il nobile non si vedeva da nessuna parte. Alcuni delinquenti si trovarono presi nell'imboscata e lo strigo li percosse eroicamente con l'aiuto della sua scorta di guardie. L'unico ladro catturato, interrogato, ha confermato che il capo dei banditi era davvero il misterioso uomo di Cintra, che si diceva si nascondesse da qualche parte a Toussaint.
- Durante le indagini, il witcher aveva scoperto che il Cintrian non stava lavorando da solo. Era a capo di un gruppo ben organizzato di briganti. Non era ancora chiaro se il nobile stesso fosse il ricattatore di Dettlaff. Eppure, anche se si fosse dimostrato semplicemente un intermediario nel piano, era probabile che avrebbe saputo dove trovare i diretti responsabili.