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La battaglia eterna è una missione primaria del Capitolo II di The Witcher 2: Assassins of Kings. La missione è disponibile sia nel sentiero Roche, che nel sentiero Iorveth ed è la missione chiave del secondo capitolo.

Guida[]

Sentiero Iorveth[]

Ricevi questa missione non appena arrivi a Vergen, in compagnia di Iorveth. Durante un incontro con re Henselt e i suoi alleati, una potente maledizione viene risvegliata e una nebbia spettrale, che evoca un esercito di Wraith, compare e avvolge il Campo di battaglia. Parlando con Philippa Eilhart nella sua casa a Vergen, Geralt apprende che per spezzare l'incantesimo ha bisogno di raccogliere alcuni artefatti: Il simbolo della morte, Il simbolo dell'odio, il simbolo della fede e del coraggio. Agli ultimi due artefatti, ci pensa la maga, mentre al witcher tocca occuparsi dei simboli dell'odio e della morte.

Una volta ottenuti gli oggetti che ti servono, torna da Philippa Eilhart e dille che sei pronto per procedere con il rituale. La maga ti dice che lo spirito del Visitatore, Vandergrift, è cambiato e che al suo posto è comparso un potente demone della guerra, un draug. Procedi quindi verso l'ingresso al Campo di battaglia ed entra nella nebbia spettrale.

Sentiero Roche[]

Ricevi la missione immediatamente dopo aver accompagnato re Henselt e il suo entourage fuori dal Campo di battaglia e dalla nebbia spettrale che è stata appena evocata da una maledizione. Parlando con Dethmold nella sua tenda, apprendi che per spezzare l'incantesimo avrai bisogno di 4 artefatti: Il simbolo dell'odio, Il simbolo della morte, Il simbolo della fede e Il simbolo del coraggio. Dovrai anche occuparti dello spirito di Sabrina Glevissig, compiendo un rituale insieme al re, nei pressi del luogo dell'esecuzione della maga.

Una volta terminati tutti i tuoi compiti, torna da Dethmold e digli che sei pronto a procedere. Il mago ti dice che lo spirito del Visitatore è mutato e che un potente demone della guerra, un Draug, ha preso il suo posto. Esci quindi dal Campo kaedweniano e dirigiti all'ingresso della nebbia.

La nebbia[]

Non appena entri nella nebbia, uno spettro possiede il corpo di Geralt e la visione ha inizio. Sei nei panni di uno dei soldati che prese parte alla battaglia tre anni prima, sotto le insegne di Aedirn. Il tuo primo compito è di prendere lo stendardo del nemico. Non puoi usare le tue abilità di witcher: puoi solo colpire e parare i colpi. Devi fronteggiare ben tre spettri e un Draugir, in un'area circolare piuttosto ristretta. Se tenti di attraversare il muro di fiamme che la circonda, ricevi dei considerevoli danni. Inoltre, non puoi salvare la partita in questa fase. Alla fine della scena, ci sarà un salvataggio automatico. Questo scontro può essere piuttosto fastidioso e difficile: cerca di non essere precipitoso, limitati a parare tutti i colpi in arrivo dagli spettri ed evita le cariche del draugir. Focalizzati su uno solo dei tuoi nemici. Puoi premere Alt per bloccare il puntatore su di un bersaglio. Uccidili così uno per uno e lascia il draugir per ultimo. Per fortuna, hanno pochi punti ferita per ciascuno, per cui bastano pochi colpi per terminare la scena.

Subito dopo, inizia la seconda visione: questa volta il tuo compito è di portare un messaggio al comandante dell'unità. Tutto ciò che devi fare è correre nella direzione indicata, evitando la pioggia di frecce infuocate. Ogni volta, il suono di un corno annuncia le frecce in arrivo. Perciò non devi perdere tempo. Corri dietro le palizzate. Ricorda di non indugiare troppo dietro di esse, perchè una seconda tornata di frecce può essere sufficiente a inciendiarle e demolirle. Questa parte può essere estremamente stressante perchè se vieni colpito anche una sola volta dalle frecce, muori. Devi avere molta pazienza e calcolare bene i tempi in cui ti muovi tra una palizzata e l'altra. Usa il breve tempo che trascorre tra il suono del corno e il successivo.

Nella scena successiva il comandante dell'esercito nemico, il Draug, discute con Sabrina Glevissig e concordano nel bruciare tutti i nemici in una pioggia di meteore infuocate. Vieni posseduto da un altro spettro, Seltkirk. Devi combattere i nemici che si trovano lungo il tuo cammino. Ancora una volta non hai nessuna delle abilità di witcher, puoi soltanto parare e colpire. In questo caso però, avendo a disposizione un'area maggiore, lo scontro è molto più facile. Usa il contrattacco contro i nemici quando vieni colpito e cerca di parare tutti i colpi in arrivo, specialmente in modalità Difficile ed Oscuro. Alla fine della scena, finalmente riassumi i panni di Geralt ed affronti il boss finale.

Il Draug[]

In questa battaglia non hai la possibilità di usare pozioni, ma solo unguenti ed eventualmente bombe. Anche se entrambi sono decisamente poco efficaci contro il Draug. Tutto ciò che devi fare è evitare le cariche del mostro, la pioggia di meteore e il turbine, in cui il draug di tanto in tanto si trasforma. Non puoi parare i suoi colpi in alcun modo, perciò evitali premendo Spazio. Colpiscilo con click destro (stile forte) quando possibile. Quando il draug grida "Archers!" (arcieri) significa che una pioggia di meteore è in arrivo. Oltre alla barra della vitalità, il Draug ha anche una barra della difesa che devi mandare giù se lo attacchi alle spalle. La migliore strategia è di affrontarlo usando Quen o Yrden, anche se ha un'alta resistenza e potrebbe volerci un po' prima che cada nella trappola. Tutti gli altri segni sono inutili.

Quando finalmente lo hai sconfitto, raccogli i resti, tra cui Componenti di creazione per creare l'Armatura del draug.

Una volta caduto il mostro la maledizione ha fine ed assisti ad una scena in cui Sabrina viene colpita da una pioggia di meteore. Un altro spirito ti possiede, stavolta una sacerdote. Il tuo compito è di portare un gruppo di uomini in salvo, possibilmente riparandoti dai colpi del nemico con le palizzate. Questa parte è molto più facile della precedente e non preoccuparti se perdi la tua unità. Successivamente, un'altra scena inizia, dove Henselt condanna a morte la maga per l'uso della pioggia di fuoco sull'esercito. Infine un altro dei ricordi di Geralt riemerge: il witcher rammenta di quando conobbe Letho, aiutandolo contro una bestia che lo aveva quasi ucciso.

  • sentiero Roche: subito dopo ti risvegli nel bordello del Campo dei seguaci, con Dandelion al tuo fianco, che ti dice che hai dormito per tre giorni. Approfittando della fine della maledizione, Henselt sta marciando verso Vergen deciso ad attaccare. Ma c'è un altro problema di cui prima ti devi occupare, perché pare che i misteriosi capi della cospirazione contro il re, si siano riuniti nella Capanna sulla collina.
  • sentiero Iorveth: ti risvegli nella casa di Philippa Eilhart. Approfittando della scomparsa della maledizione, l'esercito di Henselt ha preso d'assedio Vergen e tu devi difenderla.

Voce del Diario The Witcher 2[]

Sentiero Roche:
Solo le reliquie legate ai fantasmi quando questi erano ancora in vita significavano qualcosa nel mondo dei wraith. Dopo averne discusso con Dethmold, Geralt capì che gli occorrevano degli oggetti legati alla guerra e rappresentanti odio, morte, coraggio e fede. Pertanto, il witcher si mise alla ricerca della bandiera degli Stendardo Grigio, il simbolo della morte, della spada appartenuta al tristemente noto generale Vandergrift e di un frammento dell'armatura del coraggioso Seltkirk. Il medaglione, simbolo della fede, era nelle mani di Henselt.
E così il witcher trovò tutte le reliquie. Era pronto a spezzare la maledizione che gravava sul campo di battaglia, così andò a parlare con Dethmold.
Sentiero Iorveth:
Solo le reliquie legate ai fantasmi quando questi erano ancora in vita significavano qualcosa nel mondo dei wraith. Dopo averne discusso con Philippa Eilhart, Geralt capì che gli occorrevano degli oggetti legati alla guerra e rappresentanti odio, morte, coraggio e fede. Pertanto, il witcher si mise alla ricerca della bandiera degli Stendardo Grigio, il simbolo della morte, e della spada appartenuta al tristemente noto generale Vandergrift, mentre la maga promise di recuperare il medaglione del sacerdote e un frammento dell'armatura del coraggioso Seltkirk.
E così Geralt ottenne le reliquie a sua disposizione e si recò a parlare con Philippa, che aveva promesso di procurare le altre.
Come promesso, Philippa consegnò al witcher il medaglione e un frammento di armatura. Dopotutto, era una signora della magia, no?
E così il witcher trovò tutte le reliquie. Una volta pronto a spezzare la maledizione che gravava sul campo di battaglia, si recò a parlare con Philippa.
Armato dei manufatti e di validi consigli, Geralt partì con il cuore in gola per partecipare alla battaglia dei fantasmi. La sua determinazione a spezzare la maledizione del sangue era più forte che mai, poiché credeva fermamente nella profezia di Cedric: disperdendo la nebbia, il witcher avrebbe recuperato la memoria. Ma un degno avversario attendeva Geralt…
Ora sentite come Geralt riuscì a realizzare l'impossibile, ponendo fine a una maledizione del sangue e sconfiggendo un draug, una creatura che non dovrebbe mai porre piede su questo mondo. I witcher e i poeti sanno benissimo che i wraith sono esseri intrappolati in una realtà illusoria, condannati a ripetere per sempre gli eventi del passato. Per sconfiggerli, è necessario entrare in tale realtà, essendo l'unica che essi concepiscono. Così, Geralt entrò nella nebbia travestito da soldato aedirniano, schierandosi con una delle fazioni. Doveva cambiare il corso della battaglia, sconfiggendo il portabandiera kaedweniano e conquistando lo stendardo che sorreggeva.
Come fece Geralt a spezzare la maledizione del sangue e a sconfiggere il terribile capo dei wraith, chiedete voi? Da buon witcher. Sapeva che la battaglia si svolgeva in una realtà generata da una magia malvagia, creata dai fantasmi dei caduti, i quali potevano essere raggiunti soltanto entrando nel loro mondo. Geralt doveva cambiare il corso della battaglia, così rientrò nella nebbia travestito da soldato kaedweniano e corse dal suo comandante a riferire che il nemico aveva catturato il loro stendardo e ad avvertirlo dell'imboscata nemica.
Tornato nella nebbia, questa volta Geralt decise di prendere parte alla battaglia tra i wraith dei soldati dell'Aedirn e quelli dei soldati kaedweniani. Il witcher giocò il ruolo fondamentale dell'eroico Seltkirk, combattendo sotto lo stendardo del gallone. Un duro compito attendeva il nostro eroe: doveva farsi strada attraverso il campo di battaglia e sconfiggere il generale kaedweniano.
Mentre si faceva strada attraverso il campo di battaglia, Geralt individuò un generale kaedweniano. Sconfiggere il wraith avrebbe sconvolto lo scenario della battaglia eterna, perciò il witcher non esitò neanche per un istante.
E poi le maghe intervennero nella battaglia. Sebbene le forze regolari del Kaedwen fossero in vantaggio, le maghe scagliarono una pioggia di fiamme magiche. Le palle di fuoco decimarono entrambe le fazioni, e a Geralt non restò che riunire la sua unità e condurla lontano dalla battaglia, verso la postazione del re.
Significativi dettagli della trama finiscono qui.
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