La negromanzia è una branca della magia mirata alla rianimazione dei cadaveri. Può venire utilizzata per estrarre informazioni dai morti o per vedere gli ultimi istanti della loro vita. A causa della natura invasiva e dei potenziali effetti collaterali, questa pratica è bandita dalla Confraternita dei Maghi.
Coinvolgimento[]
The Witcher 2: Assassins of Kings[]
Nel Sentiero Roche, il Sogno Blu di Hanmarvyn, un potente rituale negromantico, viene usato sul cadavere di Auckes dal mago Dethmold e da Geralt di Rivia per vedere gli ultimi istanti della sua vita.
The Witcher 3: Wild Hunt[]
Nel terzo capitolo della saga, la negromanzia viene usata nel Giardino di Freya da Yennefer sul cadavere di Skjall, per parlargli e chiedergli di Ciri.
Note[]
- La traduzione dell'inglese "necromancy" in "negromanzia" è errata. Negromanzia significa letteralmente "magia nera". Deriva dal latino niger / nigri, "nero", e dal greco μαντεία, manteía, "predizione" e dunque "magia". La traduzione corretta dell'inglese "necromancy" sarebbe "necromanzia" (che deriva dal greco νεκρομαντεία, nekromanteía, composta delle parole νεκρός, nekros, "morte" e μαντεία manteía, letteralmente "magia della morte").