Witcher Wiki
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"Qualcosa di più" ("Coś więcej") è l'ultimo racconto della raccolta La Spada del Destino (Miecz przeznaczenia) di Andrzej Sapkowski. Si svolge dopo il massacro di Cintra, mentre Geralt si sta recando in quel paese alla ricerca di Ciri.

Trama[]

Su di un ponte che attraversa il letto di un torrente asciutto in una zona impervia della Temeria, attraversata per accorciare il viaggio, il mercante Yurga è rimasto bloccato con il suo carro a causa di una ruota incastrata tra le assi rotte del ponte. All'approssimarsi del crepuscolo, i suoi due servi Pokwit e Vell se la sono data a gambe lasciandolo solo, nella gola sotto il ponte sono infatti visibili mucchi di teschi, costole e tibie appartenuti agli incauti viaggiatori precedenti. Yurga però non vuole perdere il frutto di un anno di duro lavoro che ha sul carro. All'improvviso, sente il rumore di zoccoli che battono sul legno. Tremando come una foglia, Yurga si nasconde sotto il carro, sperando che il misterioso cavaliere se ne vada lasciandolo in pace. Il cavaliere è lo strigo Geralt di Rivia, che rassicura il mercante di non avere cattive intenzioni. I due uomini parlano della situazione e Geralt suggerisce di abbandonare il carro e mettersi in salvo, facendo notare al mercante i resti di innumerevoli vittime e confermando l'infestazione del luogo fin dai tempi della guerra. Ma Yurga è irremovibile e non vuole lasciare il suo carro e i suoi beni; il mercante supplica Geralt di aiutarlo e lo strigo gli fa promettere secondo la Legge della Sorpresa, "Mi darai ciò che troverai a casa al tuo ritorno, e che non ti aspetti. Lo giuri?".

Così il patto è stretto, Geralt suggerisce a Yurga di nascondersi sotto carro, mentre lui si prepara allo scontro. Dopo il tramonto orribili mostri (non meglio identificati), strisciano fuori dall'oscurità in gran numero e lo attaccano. Dalla descrizione: piccole sagome mostruose, non più alte di quattro cubiti, spaventosamente magre, con fronti piatte e rugose, occhi dai bagliori giallastri e larghe fauci da rana dotate di zanne appuntite che si muovevano con andatura da airone, sembrerebbero essere un qualche tipo di Drowner . Geralt durante il combattimento viene trascinato sotto il ponte dall'orda di mostri, riesce comunque a sconfiggerli tutti, ma resta gravemente ferito ad una gamba. Finita la battaglia e con il nuovo giorno Yurga, insieme con i due servi Pokwit e Vell, che sono ritornati, soccorrono Geralt privo di sensi con una fasciatura di fortuna, lo mettono sul carro e riprendono il viaggio verso casa. Durante il viaggio Geralt è semicosciente, le condizioni della ferita, dovuta ai morsi dei mostri, si aggravano poiché subentra l'infezione e la febbre, nei momenti di coscienza Geralt disinfetta la ferita con una delle sue pozioni ed assume il Gabbiano Nero (non bianco), un allucinogeno degli strighi, usato, erroneamente, anche come cura, è appena cosciente di quello che gli accade intorno.

Geralt in preda alla febbre ed agli allucinogeni sogna Yennefer ed il loro ultimo incontro durante la festa di Belleteyn. I due amanti parlano del destino e Yennefer afferma che non è sufficiente che due persone siano destinate l'una all'altro, ma che è necessario qualcosa di più.

Poi sogna della seconda volta che si recò a Cintra per "riscuotere" la sua ricompensa, secondo la Legge della Sorpresa e il patto stretto circa dieci anni prima con Duny. Geralt non conosceva ancora il sesso del bambino, tuttavia dopo tanti anni, non era più sicuro di voler prendere con sé quel bambino a lui destinato. Geralt si recò da Calanthe, la quale tentò d'ingannarlo e si oppose con tutte le sue forze perché lo strigo non prendesse il bambino. Lo strigo e la regina ebbero una lunga discussione sulla Legge della Sorpresa e in ultimo, lo strigo ammise di non credere al destino e quindi rinunciò al bambino. A questo punto si apprende che le affermazioni di Saccoditopo sul fatto che anche Geralt fosse anch'egli un figlio della sorpresa, sono solo storie e che Geralt fu invece abbandonato agli strighi dalla madre che era una maga.

Intanto il viaggio prosegue dalla Temeria, Yurga conduce il carro attraverso il fiume Trava fino a Sodden Inferiore e lì attraverso i boschi di Alchechengi; è al confine tra Temeria e Sodden Inferiore che durante un controllo doganale, il capo dei doganieri riconosce Geralt e promette di inviare un guaritore che li raggiunga durante il viaggio.

Quando Geralt si sveglia al suo fianco c'è una guaritrice che lo sta medicando, Geralt si accorge che è una vera maga e dal colore dei suoi capelli, rossi come il fuoco, sospetta, grazie alle informazioni ottenute in precedenza da Vesemir , che sia la sua stessa madre, infine riesce a farsi dire il nome e ne ha la conferma è proprio la maga Visenna, sua madre. Fino a quel momento, si era sempre chiesto se avrebbe mai avuto l'occasione di incrociare il cammino della donna che lo affidò agli strighi. Aveva pensato a lei nel corso dei suoi anni e all'espressione che avrebbe avuto quando avesse visto i suoi occhi mutati, traendo forse un distorto piacere nella sua reazione. Ma adesso che l'incontro accade davvero, Geralt scopre che non prova nessun piacere e anche se vorrebbe parlarle, è troppo debole e stanco per farlo. La stessa Visenna, dice a Geralt che contrariamente a quanto ha sempre pensato, non è stato Vesemir a dargli il nome Geralt ma proprio lei, anche se questo potrebbe far pensare a nuove rivelazioni, e seppur Geralt le chieda di restare, Visenna si rifiuta, induce in Geralt un sonno magico e se ne va prima che lo strigo si risvegli.

Il viaggio prosegue a Sodden Superiore (nella versione italiana del racconto è riportato Oltreriva in questo punto, vedi nota) ma Geralt non è ancora del tutto guarito. Giungono a Colle Sodden (un tempo chiamato Colle del Nibbio ed ora anche chiamato Colle dei Maghi o Colle dei Quattordici), dove sorge la stele in ricordo dei maghi morti durante la Battaglia di Colle Sodden durante la prima guerra contro Nilfgaard. Geralt sale sul colle ma giunto sulla cima ha un'altra visione, di una giovane adorna di fiori, la morte, scorre i nomi dei maghi sulla stele, alcuni li riconosce e con grande orrore, legge che l'ultimo nome è quello di Yennefer, è lo stesso Yurga che lo sveglia e lo aiuta a scendere il pendio, a questo punto Geralt chiede a Yurga conferma dei nomi sulla stele, non riuscendo a distinguere tra visione e realtà, l'ultimo però non risulta essere quello di Yennefer ma quello di Yol Grethen di Carreras.

Infine mentre il carro giunge nei pressi della casa di Yurga, ad Oltreriva ( o Sodden Superiore vedi nota), il mercante spiega a Geralt che è improbabile che lo strigo trovi la ricompensa che si aspetta, perché sua moglie Fildoro non può più avere figli. Tuttavia hanno due figli sani, forti e svegli, Nadbor e Sulik e Yurga non sarebbe contrario se uno di loro fosse addestrato come uno strigo. Geralt replica che dopo le cure e il trasporto che il mercante gli ha fornito, non è necessaria alcuna ricompensa ma Yurga insiste.

Quando il fiume Jaruga compare all'orizzonte, Geralt cade nel sonno ed è nuovamente assalito dalle visioni: vede una grande confusione sulla sponda del fiume Jaruga, una folla di uomini, donne e bambini con tutti i propri averi fugge verso nord e deve attraversare il fiume, il traghetto è stato però requisito dai soldati ed adibito al solo trasporto delle truppe in ritirata, dopo la sconfitta subita contro l'esercito di Nilfgaard. I soldati dell'esercito difensore si disinteressano della popolazione e la allontanano brutalmente dal traghetto intimandogli di costruirsi delle zattere se vogliono attraversare il fiume. In mezzo al caos, Geralt incontra Ranuncolo (Dandelion) seduto su un carretto di polli e oche nelle stie dopo che gli è stato rubato il cavallo. Geralt che inizialmente voleva comunque raggiungere Cintra per soccorrere Ciri, figlia di Duny e Pavetta e nipote di Calanthe. Apprende però dall'amico che il reame di Cintra è stato completamente distrutto dall'esercito nemico e la città saccheggiata, l'intera corte e la famiglia Reale, comprese donne e bambini si sono suicidati al posto della resa, la stessa regina Calanthe è morta gettandosi dalla torre del castello. Credendo che Ciri sia ormai morta, Geralt desiste dal voler andare a Cintra e decide di attraversare il fiume e scappare a nord con Ranuncolo(Dandelion).

Il carro e i suoi passeggeri giungono infine alla casa di Yurga. La moglie, Fildoro, corre incontro al marito felice e sollevata di vederlo tornare sano e salvo. Ha una notizia da dargli: ha preso con se una bambina orfana. Teme che Yurga sia arrabbiato con lei per avere un'altra bocca da sfamare. Con grande sorpresa di Geralt, la piccola è una fanciulla biondo cenere e con occhi verdi, Ciri. La piccola lo riconosce subito lo abbraccia e lo supplica di non lasciarla mai più sola. Gli chiede se crede nel destino e Geralt risponde che crede in "qualcosa di più".

Nota:

La parte finale del viaggio e se Yurga sia di Sodden Superiore o di Oltreriva non è ben chiaro.

Si ricorda che tutte le mappe disponibili non sono state fatte dall'Autore Andrzej Sapkowski e ma derivano da una mappa fatta dai Fans polacchi poi rivelatasi imprecisa in alcuni punti, anche quella su cui si basa la mappa ufficiale del gioco è stata ricavata da tale mappa.

Sappiamo che il mercante Yurga parla sempre di "noi di Sodden Superiore e Oltreriva". Il viaggio parte da un punto imprecisato della Temeria attraversa il fiume Trava(non riportato in tutte le mappe ed uno dei punti delle imprecisioni sopra ricordate), che dovrebbe essere nel Sodden Inferiore vicino ai confini di Temeria e Brugge, infatti è qui che incontrano i doganieri che vigilano il confine tra Temeria e Sodden Inferiore; attraversa poi i boschi di Alchechengi (non riportati sulla mappa) e proseguendo c'è l'incontro con Visenna in una radura dove si produce catrame. Il percorso quindi fino a questo punto sembrerebbe andare da nord-ovest verso sud-est. Però prima di arrivare a Colle Sodden Yurga dice a Geralt di stare attraversando già da un giorno il territorio di Oltreriva, lasciando intuire di procedere da est verso ovest, cioè verso Sodden Superiore dove è il colle, questo implicherebbe una direzione opposta alla precedente. Nelle mappe a disposizione potrebbero non essere corrette la posizione del fiume Travae quella di Colle Sodden.

Oppure nel punto del racconto dove Yurga dice di viaggiare già da un giorno attraverso Oltreriva c'è un errore ed in realtà dovrebbe dire di viaggiare già da un giorno attraverso Sodden Superiore. Infine Geralt chiede a Yurga se abita nella cinta di un castello, non meglio identificato, ed il mercante risponde in un sobborgo, se Yurga è di Sodden Superiore probabilmente il castello è il castello di Sodden (Map.jpg/revision/latest?cb=20100624171100 riportato in una mappa), se è di Oltrerivail castello potrebbe essere quello di Riedbrune (map.jpg/revision/latest/scale-to-width/1000?cb=20140622213927 riportato in un'altra mappa).

All'inizio del romanzo Il Sangue degli Elfi (Krew elfów) Yennefer dopo aver salvato Ranuncolo(Dandelion) da Rience gli chiede se è al corrente che Geralt, alla fine della guerra, dopo che con lo stesso poeta era fuggito a nord dal fiume Jaruga (evento raccontato proprio in Qualcosa in più) ed essersi poi separati a Hengfors, Geralt sia tornato a Sud, che era stato gravemente ferito, tanto che si erano diffuse voci sulla sua morte, e che dopo che si era curato è andato ad Oltreriva a cercare qualcuno, sottintendendo Ciri. In pratica Yennefer riassume gli eventi narrati in "Qualcosa in più", e sembra più concordare con la versione che Yurga sia di Oltreriva e non di Sodden Superiore, e che il viaggio narrato in "Qualcosa in più" termini proprio ad Oltreriva, probabilmente nei sobborghi di Riedbrune.

Personaggi[]

Significativi dettagli della trama finiscono qui.

Adattamenti[]

Questo racconto è stato adattato nell'episodio "Ciri", puntata finale della serie TV The Hexer.

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