Saskia l'Ammazzadraghi, conosciuta anche come la Vergine di Aedirn, è una giovane donna che comanda la ribellione dell'Aedirn Superiore, detto anche il Lormark. Saskia si oppone ai tentativi di re Henselt di Kaedwen e del suo rivale, il Principe Stennis, erede al trono di Aedirn, d'impadronirsi della regione reclamandone il possesso.
Ha acquisito il titolo di "Ammazzadraghi" per aver ucciso un drago, stando a quello che dice la gente. La giovane è molto amata dal popolo dell'Aedirn Superiore, sebbene non vi appartenga, al punto che questi sono pronti non solo a combattere al suo fianco, ma anche a difenderla contro ogni suo nemico. A sua volta Saskia è pronta a combattere per loro e l'indipendenza della regione, in modo da creare una nazione libera dove gli oppressi, umani e Non-umani, possano vivere in pace.
- Sentiero Iorveth: Geralt ha la possibilità di conoscere a fondo questo personaggio nel Capitolo II di The Witcher 2: Assassins of Kings, solo se ha scelto di allersi con Iorveth nel precedente capitolo. Il witcher e l'elfo si stabiliscono a Vergen, dove durante un consiglio di guerra, Saskia viene avvelenata. Nel corso della storia del Capitolo II, Geralt deve trovare un antidoto con l'aiuto della maga Philippa Eilhart, che pare sia anche strettamente coinvolta nella disputa e nella lotta per l'indipendenza del Lormark. Più avanti, Geralt scopre che la giovane guerriera è stata magicamente plagiata da Philippa, per conto della Loggia delle Maghe e che viene usata per le loro ambizioni.
- Sentiero Roche: Se Geralt ha invece scelto di allersi con Vernon Roche, nel Capitolo I, Saskia compare durante un incontro tra le due fazioni in guerra con re Henselt, al fianco del Principe Stennis, per decidere una resa. Successivamente, Geralt si avvale del suo aiuto per entrare a vergen e ottenere la Punta di lancia che trafisse Sabrina, in possesso di Iorveth.
Saesenthessis[]
- Per le caratteristiche del mostro boss, vedi: Drago
Nel corso della storia, Geralt scopre la vera natura di questa impavida guerriera: Saskia è un drago che ha assunto forma umana. Il suo vero nome è Saesenthessis ed è la figlia di una vecchio amico di Geralt, Villentretenmerth il Drago d'oro. Saessenthesis è lo stesso drago con cui Geralt si scontra al Castello La Valette, nel Prologo. A causa di un incantesimo che controlla la mente della bestia, il witcher dovrà scontrasi con essa nel Capitolo III, dove potrà infine decidere del suo destino.
Missioni associate[]
- La prova del fuoco
- Sangue del suo sangue
- Questione di vita o di morte
- Preludio di guerra: Aedirn
- Preludio di guerra: Kaedwen
- L'assedio di Vergen
- La lancia del destino
- Il consiglio di guerra
- Il simbolo dell'odio
- L'apparizione del drago
- Il vertice dei maghi
- Il pugnale spezza-incantesimi
Voce del Diario The Witcher 2[]
- Niente istiga la gente alla rivolta come un capo, specialmente se si tratta di una giovane donna famosa per il suo miracoloso valore sul campo di battaglia... Da Joan di Bowsea alla tristemente famosa Falka, la storia è ricca di donne che hanno guidato orde di fanatici verso la vittoria. Fatto interessante, tutte queste eroine non erano soltanto carismatiche, ma anche estremamente belle... Una donna strabica, sdentata e butterata fa piuttosto fatica a incitare le masse. Saskia, i cui sottoposti avrebbero seguito fino all'inferno, non faceva eccezione: era una fanciulla dalla pelle candida, capelli biondi, sopracciglia scure, grandi occhi, labbra carnose, seno prospero e vita formosa... In altre parole, l'icona ideale di una ribellione. Dovete sapere, miei cari lettori, che, con l'adeguata motivazione sotto forma di un adorabile culetto femminile sul campo di battaglia, un uomo può arrivare a compiere miracoli. Al contrario, in assenza di tale culetto, i combattenti per la libertà cominciano presto a preoccuparsi del raccolto, della propria donna e di una bella pinta di birra nella taverna locale.
- Se Geralt ha scelto di allersi con Vernon Roche, alla fine del Capitolo I:
- Ai tempi, le voci sull'eroica Saskia, la donna che aveva fermato le armate kaedweniane, avevano raggiunto persino le nostre orecchie. Naturalmente, allora ci sembravano soltanto delle esagerazioni...
- Se Geralt ha scelto di allersi con Iorveth, alla fine del Capitolo I:
- Saskia, le cui gesta erano note persino oltre i confini aedirniani, era un'eroina agli occhi di molti. Ciò che mi sorprese maggiormente fu il fatto che aveva fatto colpo persino su Iorveth, il quale aveva risposto nella donna le sue speranze.
- Come si addice a un vero eroe, circolavano molte storie incredibili a proposito di Saskia... Si diceva che fosse invulnerabile alle fiamme e che, per questo motivo, fosse riuscita a sopravvivere alla terribile battaglia in cui Sabrina aveva scatenato quell'inferno fiammeggiante sulle teste dei combattenti. Inoltre, la ragazza era anche famosa per aver ucciso un drago. Bisogna ammettere che era difficile trovare un'eroina migliore...
- Anche l'inflessibile Iorveth la guardava con ammirazione... Il che era davvero strano, poiché lo Scoia'tael non era mai rimasto colpito dalle donne umane, neppure da quelle più belle.
- Quando Geralt scoprì la verità su Saskia, finalmente l'enigma ebbe senso: Saskia, un drago dorato, poteva assumere qualsiasi forma... compresa quella di una donna umana.
- Se Geralt ha scelto il sentiero Iorveth:
- Saskia ottenne una grande vittoria, aggiungendo un altro capitolo alla sua leggenda. Tuttavia, qualcuno restò sorpreso dalla velocità con la quale partì per Loc Muinne, dove sperava di convincere il resto del Nord a riconoscere l'indipendenza della Valle del Pontar.
- Se Geralt ha scelto il sentiero Roche:
- Quando la vittoria non era più possibile e la sconfitta appariva ormai inevitabile, Saskia fuggì a Loc Muinne con l'aiuto di Philippa Eilhart.
- Saskia non era più padrona di se stessa. Colui che avrebbe controllato il drago avrebbe ottenuto un immenso potere.
- L'apparizione di Saskia fu una sorpresa per tutti. Il drago si rivelò uno strumento letale nelle mani di qualcun altro.
- Se Geralt decide di salvare il drago, alla fine del Capitolo III:
- Grazie al pugnale magico, l'incantesimo che gravava su Saskia venne spezzato, e il drago ottenne nuovamente la propria volontà.
- Se Geralt decide di uccider il drago alla fine del Capitolo III:
- Il drago morì per mano di Geralt: questa volta, la posta in gioco era troppo alta per seguire le regole del codice dei witcher.
- Se Geralt decide di non uccidere il drago, né curarlo:
- Sebbene fosse una mossa azzardata, il witcher... come sempre... agì secondo le proprie convinzioni personali: nonostante il drago fosse ancora sotto l'influenza dell'incantesimo, Geralt decise di non ucciderlo.
Note[]
- Pare che Iorveth abbia un debole per Saskia. Alla fine del Capitolo III, dopo aver curato il drago, Geralt può rivelare a Saskia i sentimenti dell'elfo per lei.
- Saskia dice che preferisce i nani agli elfi, ..."da che ho memoria ho sempre trovato i nani affascinanti...Dev'essere uan cosa da draghi. Per quanto preferibile ad un umano, un elfo sarebbe un compromesso..." (Frase di Saskia detta a Geralt. Dal The Witcher 2).
- Anche se nel diario si dice che Saskia è un drago d'oro, nel videogioco appare tutt'altro che dorata.
- Saskia è un drago e il suo vero nome è Saesenthessis. Saskia confessa a Geralt d'essere la figlia di un suo vecchio amico, il drago Villentretenmerth (o anche Borkh Tre Taccole) da cui ha probabilmente ereditato la capacità di mutare forma, ma a differenza di suo padre (che poteva trasformarsi in quasiasi creatura che desiderasse) lei non è un drago d'oro e pertanto può assumere solo una forma umana. Il suo aspetto verdasto invece potrebbe averlo ereditato dalla madre, Myrgtabrakke.
- Se nel primo atto Geralt sceglie il percorso Roche, non riuscirà mai a scoprire che Saskia è il drago.
- La storia su Saskia dopo The Witcher 2 si trova all'interno del fumetto chiamato "The Witcher: questioni di coscienza" ("The Witcher: Matters of Conscience"), allegato con l'espansione The Witcher 3 Hearts of Stone.